Si svolge a Bologna il 22 e 23 settembre, il seminario annuale di aggiornamento per Consulenti Supervisori Aiccef.
Quest'anno il tema di approfondimento, presentato dalla Presidente Rita Roberto, è stato: Sviluppare la competenza relativa alla diversità nel lavoro di consulenza familiare e in supervisione.
La competenza relativa alla diversità , nel lavoro di consulenza e supervisione, è una capacità essenziale, che può migliorare in maniera decisiva la qualità della consulenza e della relazione in équipe. Essere sensibili alla varietà delle persone clienti, così come dei colleghi, e alle loro situazioni di vita significa riconoscere l’individualità e la differenza e su questa base sviluppare strategie non giudicanti e adeguate alla persona /coppia/famiglia che ci chiede aiuto.
Allo sviluppo delle competenze relative alla
diversità, ha spiegato la conduttrice, appartengono anche specifici modi di
vedere e personali atteggiamenti, che si annoverano tra le grosse sfide da affrontare a livello
personale, per chi lavora nell’ambito della consulenza familiare:
-
sviluppare un atteggiamento di apertura e interesse per l’altra/l’altro, invece
di porre delle condizioni: “Se non si leva il chador, è difficile che trovi un
lavoro!”
-
avere la disponibilità a entrare in relazione con mondi ed esperienze estranei
e tenerne conto nel lavoro di consulenza familiare.
non
giudicare o svalutare subito comportamenti per noi estranei o che ci
disorientano: “Ma non lo sa , quella, come si usa qui?/ Ha con me un
appuntamento, entra e non mi stringe la mano che le tendo!!!”/ “ io proprio non
posso capire gli omosessuali che chiedono di adottare un bambino”….
- scoprire dei punti di
forza nei modelli di comportamento delle culture estranee alla nostra, che dal
nostro punto di vista non hanno significato e perciò vengono tralasciati
facilmente.
Se i consulenti, con l’aiuto del supervisore, imparano a
comprendere gli schemi mentali che stanno alla base dell’agire di “persone
clienti” diversi da loro, possono interpretare in modo nuovo le proprie
osservazioni e dare loro un senso diverso rispetto al passato. La conoscenza di tali schemi, modi di comportarsi e progetti di vita delle
persone clienti o dei colleghi di équipe e dei responsabili delle strutture
aiuta molti consulenti a comprendere queste persone in modo diverso e a
rapportarsi con loro in modo diverso.
Il seminario è continuato con l’illustrazione del passaggio
dal Modello normativo al Modello pluralista di intervento in Equipe.
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